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Antintrusione: quale marca scegliere????

Quale marca scegliere se devo installare un piccolo impianto antintrusione??? E’ una domanda che capita spesso nei blog dedicati al settore o agli elettricisti. E a questo punto fioccono migliaia di marchi, con raccomandazioni di bontà a non finire. Ne ho montata una dieci anni fa e nessun problema….. Vai tranquillo, questa è la migliore!!! Ce l’ha mio cugino e da allora nessun falso allarme.
Permettete allora anche a me di dare il mio modesto consiglio.

Come valutare la scelta di una marca

L’affidabilità non è tutto. Per piccoli impianti, una marca è affidabile come un altra. Su un impianto domestico, sono poche le funzione richieste: zona normale, ritardata, due o tre aree se vuoi fare il perimetrale, inseritore e combinatore telefonico. Questo è come sono composti quasi il 90% degli impianti negli appartamenti. L’elettronica non è complessa, si riuscivano a fare prima della venuta dei microprocessori: figuriamoci adesso!!!
Piuttosto darei importanza ad altri fattori

Semplicità di installazione

Più è semplice da cablare e mettere in funzione, meglio è. Valutare il tempo di attivazione, il manuale di installazione e di utilizzatore il più chiaro possibile. Spazio per il cablaggio e ottima disposizione delle morsettiere e componentistiche. Anche se è molto semplice da spiegare al cliente finale, rende più rapida la spiegazione ed evita ritorni sul posto per errori di utilizzo

Ottima assistenza tecnica

L’assistenza tecnica è tutto. Quando hai una risposta rapida al tuo problema, minor tempo si perde. Gratuita e non a pagamento. Se non si risolve, disponibilità di sopralluogo sul posto del tecnico. Rapida sostituzione del materiale guasto, soprattutto in garanzia.

Ottima assistenza commerciale

Quando devi eseguire un impianto fuori dalla norma, avere persone che ti sappiano consigliare e che abbiano un listino completo di tutto diventa essenziale. Ti risolvono il problema nel modo più economico e rapido possibile

Ma soprattutto…..

Ricordatevi di una cosa importante. L’affidabilità di un impianto lo fa la professionalità dell’installatore. Seguire i consigli per una buona realizzazione e tutte le normative inerenti sulla materia della sicurezza, fa si che l’impianto diventi affidabile a discapito del materiale installato. Perciò, per i primi impianti fatevi consigliare da persone che da anni installano sistemi di sicurezza: ci sono piccoli dettagli da seguire che si imparano solo con l’esperienza

Come funziona un rivelatore ottico di fumo

Camera di analisi fuma aperta
Rivelatore ottico

Un rivelatore ottico di fumo funziona principalmente grazie all’effetto di Tyndall. All’interno della camera di analisi del fumo di un rivelatore sono presenti un diodo trasmettitore e un diodo ricevitore.
Al contrario di quello che si pensa, il trasmettitore e il ricevitore non sono allineate, ma sfalsati di una decina di gradi.
Per l’effetto Tyndall, in caso di fumo, si crea una leggera diffrazione della luminosità che rilavata genera lo stato di allarme.
Su questa base teorica nascono varie varianti tecnico-costruttive che migliorano le capacità del sensore. A secondo della qualità del sensore si possono aggiungere retine di protezione per evitare ingresso di animali: lo studio di particolari forme della camera evita le interferenze con ventilazioni ambientali o deposito di polveri.
Certe case costruttrici aggiungono un secondo led ricevitore diretto per garantire il funzionamento del sensore o quantizzare il grado di sporcizia del rivelatore.
Ci sono anche altre case che consigliono la periodica sostituzione della camera di analisi: hanno concepito sensori facilmente smontabili dove si sostituisce facilmente la camera.
Le migliori case costruttrici permettono di variare le soglie di pre-allarme e allarme del sensore (i cosiddetti rivelatori analogici di fumo), mentre altre hanno algoritmi integrati che elaborano l’andamento del segnale nell’arco del tempo e lo mettono a confronto con i dati memorizzati prima di generare allarmi.
Sommando a questo la presenza di un sensore termico che rileva l’innalzamento della temperatura (ma a questo punto abbiamo sensori ottico-termici) abbiamo un risultato di casistica di falsi allarmi pari quasi a 0.

Ultima miglioria trovata è lo studio nel tempo delle leggere interferenze dell’aria. Più ci sono interferenze significa locale “sporco” e il sensore abbassa lentamente la sensibilità.
Meno interferenza più aumenta la sensibilità. A questo punto abbiamo un sensore affidabile ma senza falsi allarmi.
Chiaramente questo tipo di sensore non è sicuramente economico, ma la differenza con quelli canonici non è poi così elevata.