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Tag: centrale di allarme

Regole da rispettare per la perfetta installazione

Volevo citare alcune buone regole da rispettare per la perfetta installazione di sistemi di allarme (antintrusione, rivelazione incendi, TVCC, ecc), oltre al fatto che tutti i materiali devono essere certificati e gli impianti devono rispettare le norme esistenti nello stato dove viene eseguito.
Possono sembrare banali, ma sicuramente non scontati. Sono dettagli che eviteranno malfunzionamento negli anni.
Ricordiamoci sempre che siamo in presenza di impianti con basse tensione di lavoro e dei loro problemi tipici.

Evitare il più possibile giunzione dei cavi.

Ogni giunzione è un punto debole dell’impianto. Evitarle sempre dove è possibile. Ogni giunzione dovrebbe essere protetta da possibili manomissioni, è un punto critico per le schermature dei cavi per i disturbi, deve essere sempre fatta a regola d’arte.

Giunzioni a regole d’arte

Le giunture dei cavi DEVONO ESSERE STAGNATE, oltre che chiaramente opportunamente isolate. Col tempo, i cavi non saldati tendono ad ossidarsi e ad aumentare la resistenza elettrica, Molti falsi allarmi sono dovuti a giunzioni eseguite male, magari sotto morsetti volanti con i fili attorcigliati e magari l’aggiunta delle resistenze di bilanciamento.

Raddoppio dei cavi per aumentare la tensione

Talvolta per aumentare la sezione dei cavi, capita di vedere raddoppio dei cavi. Questo può al limite funzionare per le alimentazione, ma può notevolmente essere controproducente per il trasporto dei dati. Il raddoppio aumentano notevolmente la capacità complessiva dei cavo che potrebbe alterare i dati ed togliere la loro leggibilità. Talvolta è meglio mantenere una sezione minore.

Calcolo adeguato delle alimentazione e delle sezioni

Con cavi sottili e lunghi tratti, per la legge di Ohm, le tensioni fanno presto a calare. Inoltre se viene a mancare l’alimentazione primaria, si ha un calo della tensione di circa 1 Volt.
I dispositivi antintrusione difficilmente funzionano sotto i 10 volt.
In un impianto che da frequenti falsi allarmi, controllare il mantenimento della tensione nel punti più lontani, con alimentazione a batterie e mentre suonano le sirene.

Attenzione ai puntalini o capicorda

Certamente l’usi dei cosidetti puntalini rende il cablaggio più ordinato, ma se non stretti adeguatamente sono fonti di ossidazioni, falsi contatti ed ossidazioni. Personalmente io li eviteri nei contatti del dati e del bus.

Collegamento e continuità della calza di schermatura

 Collegare la calza a massa oppure al negativo sui cavi usati come bus
– nastrane sempre i cavi alla base della spellatura per evitare che, per esempio, la calza vada a fare contatto dove non deve.
– nastrare sempre i fili non usati per evitare dei corti.
Inoltre la giunta delle schermature DEVE essere fatta, facendo attenzione a non creare i cosiddetti ANELLI di terra che alterano il comportamento dei cavi.

Varie raccomandazioni

– Se il box della centralina è metallico evitare di mettere l’antenna gsm all’interno, questa cosa potrebbe mandare in tilt l’intero impianto: usare l’antenna giusta per ogni tipo di centralina
– evitare se possibile di passare I cavi d’allarme in tubazioni della corrente
– eseguire collegamenti del bus rispettando quanto riportato nel manuale: alcune centrali come la siemens spc ha morsetti appositi AB IN, AB OUT, altre centrali hanno morsetti bus1 e bus2, collegamenti in serie, a stella, ecc
– mai mettere volumetrici vicino o difronte fonti di calore, tende, ecc.. e sopratutto rispettare le altezze.
– mai mettere un volumetrico in angolo vicino o dietro una porta: se la porta viene lasciata aperta il volumetrico potrebbe nn rilevare nulla.
– se il cliente usa le ribalte fare di tutto per montare cm bassi in modo da poter inserire l’allarme con le ribalte aperte

Cose da sapere prima di acquistare un impianto antintrusione

Permettetemi di dire alcune cose da sapere prima di acquistare un antifurto da casa. In trenta anni di installatore di sistemi di sicurezza, mi sono fatto una discreta esperienza del campo. Ecco alcuni punti su cui riflettere prima di procedere all’acquisto.

Conta il materiale ma soprattutto l’installazione:

E’ vero che il materiale di qualità conta, ma soprattutto conta la giusta installazione. L’installazione dei sensori deve essere fatta da persone esperte, altrimenti l’errato montaggio crea falsi allarmi o, ancora peggio, facili passaggi in zone non protette. Perciò affidatevi a ditte che da anni lo fanno come mestieri. Non affidatevi ai kit in commercio, a meno che non siate installatori.
Un altro consiglio che mi sento di darvi è quello di affidarvi ad imprese che fanno esclusivamente questo lavoro. Affidarvi a fac-totum, installatori elettricotermicocondizionamentoantennistaidraulicoechipiùnehanematta, non sarà competente come qello che per lavoro installa solo impianto di sicurezza. Credetemi: non è un lavoro facile.

Wireless o no wireless?

Al giorno d’oggi, la tecnologia ha fatto enormi passi in avanti nella sicurezza degli impianti wireless (ovvero senza fili). I sensori, alimentati da batterie, possono essere installati senza riempire la casa di canaline e cavi antiestestici. Ma ricordatevi che un sensore tradizionale funzionerà sempre meglio di uno wireless. Perciò, ove possibile, preferite sempre i sensori tradizionali. Diffidate dell’installazione totalmente wireless. Spesso serve a giustificare una più veloce installazione permettendo prezzi più bassi. Inoltre sappiate che le batterie durano dai 2 ai 6 anni, a secondo di quante volte questo sensore viene allarmato. Le batterie dei sensori arrivano a costare anche 40 euro l’una.
Inoltre oggi esistono apparecchi chiamati “jammer” che emettendo forti radiofrequenza, possono oscurare alcune marche di rivelatori, soprattutto quelli economici.
Io consiglio sempre una centrale ibrida, ampliabile, dove si possono installare sensori wireless e tradizionali

Impianto antifurto o servizio antifurto con servizio di protezione?

Ultimamente il mercato ci sta riempendo di impianti a prezzi stracciati, collegati ad istituti di vigilanza che controllono l’efficenza e gestiscono gli allarmi. Attenzione: questi sistemi sono validi se sei disposto a pagare mensilmente su servizio di assistenza a questo istituto di vigilanza del valore di circa 50 euro mensili per minimo 36 mesi. Perciò attenti a cosa acquistate e cosa volete acquistare. Se vi serve un servizio di vigilanza va benissimo, ma se gli allarmi volete gestirli voi col vostro telefonino o quello di parenti, questi non fanno il caso vostro. D’accordo che gli impianti normali vanno seguiti da un servizio di manutenzione (vedi in basso), ma i costi sono molto più bassi

Manutenzione:

Se acquisti un impianto antifurto devi pensare anche ad una ditta che ne faccia manutenzione. (ad un prezzo ragionevole). Serve soprattutto per le urgenze, quando il sistema impazzisce ed inizia a suonare a vanvera. Perciò vi consiglio di contattare una ditta locale, che abbia un numero di reperibilità e che faccia sicurezza di mestiere. Poi, sarebbe anche meglio, se questa ditta fosse anche quella che ve lo ha installato (informatevi nel momento della contrattazione per l’acquisto)

Documentazione

Chiedi sempre se nel prezzo è prevista una certificazione dell’impianto e tutti i manuali di utilizzo della centrale e dei sensori.  Tutto il materiale deve essere certificato per l’Italia, soprattutto il wireless

MZ24 – centrale rivelazione incendio anni 70

Siamo negli anni 70 ed escono le prime centrale di rivelazione fumi a una zona per piccoli locali.

Presenti tre spie (normale funzionamento, guasto e allarme) e un pulsante di tacitazione.

Il coperchio dava accesso ad un altro pulsante che permetteva di resettare l’allarme.
Semplice ma praticamente indistruttibile!

Curiosa la presenza di circuiti fatti ancora come se fossero costruiti alla maniera semplice di una volta col nastrino