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Voglio fare il tecnico per impianti di sicurezza

Fare il tecnico per impianti di sicurezza può essere un mestiere interessante, ma purtroppo non si impara a scuola. In questo articolo citerò tutte le richieste tecniche che bisogna sapere per poter diventare un buon tecnico di sicurezza. Tratterò solo le conoscenze tecniche, perché quelle legali direi che sono obbligatorie.
Purtroppo oggi c’è la tendenza a vendere impianti fai da te, auto installabili, miracolosi e super-economici.  Senza considerare che per installare un ottimo impianto bisogna aver conoscenze di…..

Elettrotecnica:

sia teorica che pratica. Dal calcolo degli assorbimenti per il giusto dimensionamento dei cavi e alimentatori al fissaggio delle apparecchiature con trapano e tasselli

Elettronica:

Conoscenza e principi di funzionamento delle comunicazioni seriali (RS485, RS 232, ecc). Circuiti stampati, integrati, uscite open-collector o controllato da bilanciamento resistivo. Diodo e relè.

Informatica:

Oggi non esiste più una centrale che non si programma con un computer. Conoscenza dei programmi base di Microsoft Office. Interfacciamento con cavi seriali, USB e RJ45

Radiofrequenza

Con tutti i sistemi wireless di oggi e i collegamenti via radio, oggi bisogna avere un minimo di conoscenza anche sulla radiofrequenza. Trasmissione, caratteristica delle onde elettromagnetiche

Telefonia (fissa e cellulare)

I sistemi di allarmi trasmettono tramite combinatori telefonici su linea normale o GSM. Inoltre, quelli di nuova generazioni offrono particolari funzione su smartphone.

Programmazione

Logica booleana, un minimo di concetto database e SQL. Protocolli di comunicazione (Modbus, Scada, Bacnet, ecc)

Reti informatiche.

Switch, router, protocolli TCP/IP, UDP, indirizzo IP, gateway o mac-adress, I-Cluod. Col spostarsi del mondo del TVCC dall’analogico al digitale, queste informazioni sano diventate basilari.

Conoscenza delle normative

Gli impianti devono rispondere a tutte le normative vigenti in Italia nel momento della attivazione (Norme CEI, UNI, ecc)

Ottica

Messa a fuoco, profondità di campo, bilanciamento del bianco. Per avere immagini sempre chiare ed utili per il compito che devono svolgere

Termotecnica e idraulica:

Chi fa impianti antincendio può capitare di lavorare con impianti di spegnimento. Essere in grado di riconoscere eventuali errori o pericoli, può essere utile. Inoltre, i sistemi di campionamento aria sono formati da lunghi tubi aspiranti dove entrano in gioco differenze di pressione minime

Inglese:

In Italia esiste l’obbligo di rilasciare il manuale utente in italiano, ma non quello tecnico. Quelli tecnici sono sempre in inglese e, se sei fortunato, anche in italiano. Alcune marche, non prodotte in Italia, hanno anche il supporto tecnico in inglese perciò, oltra che a capirlo, bisogna saperlo scrivere e parlare

ma il più importante è l’esperienza

consiglierei sempre di non iniziare da zero, ma di unirsi a chi fa questo lavoro da anni. Trovare le motivazioni dei malfunzionamento sporadico o dei falsi allarmi, è un’arte che si impara solo col tempo

Perché serve fare manutenzione agli impianti di sicurezza

Serve fare manutenzione agli impianti di sicurezza?
E’ una domanda che si pongono in molti, soprattutto in un mondo dove si cerca sempre di risparmiare per far rientrare i conti finanziari della ditta o della famiglia.
Perché semestralmente devo far controllare gli impianti che stanno funzionando perfettamente, senza anomalie?
Per gli impianti rivelazione incendi è diventata obbligatoria secondo le norme UNI11224, come controllo e mantenimento di un sistema che garantisce sicurezza per l’uomo.
Per gli impianti antintrusione è consigliato.
I motivi sono molti ma si possono riassumere con il lento leggero inevitabile invecchiamento delle cose.
Purtroppo molti componenti sono soggetti a una lenta usura che finisce in un malfunzionamento, quanto meno te lo aspetti.
Non tutti i dispositivi hanno un test all’interno che garantisce il giusto funzionamento o lo stato di avaria. Per questo va eseguito un completo test di funzionamento

BATTERIE

Gli impianti di sicurezza hanno molte batterie, soprattutto quelli wireless.
Col tempo le batterie si degradano, posso perdere acido molto corrosivo e, anche se raramente; surriscaldarsi e prendere fuoco.
Per essere sicuri e non aver problemi, un controllo semestrale di efficienza non sarebbe male come il fatto che bisognerebbe cambiarle al massimo ogni 4 anni.
Esistono degli strumenti di controllo delle batterie che misurano la caduta di tensione alla richiesta di un carico di corrente: certe centrali avanzate lo posseggono già all’interno:

SENSORI

I sensori possono diminuire o aumentare di sensibilità. O variare la copertura di protezione. Più soggetti a queste alterazioni sono i sensori posizionati all’esterno, soggetti alle perturbazioni esterne, al forte soleggiamento e alle insidie degli insetti
Nei volumetrici, le lenti fresnel temono la lunga esposizione al sole.
La lente cristallizza fino a crepare o, ancora peggio, si opacizza fino a diventare un ostacolo al passaggio dell’infrarosso.
Le lenti vanno controllate e sostituite.
Anche la pioggia battente può provocare danni, per poi non citare la grandine.

PARTI SOGGETTE AD USURA


Oltre alle batterie, esistono altri componenti soggetti ad usura. Nei sistemi a campionamento aria (ASD), i filtri vanno regolarmente sostituiti e i tubi regolarmente puliti.
Aspirare aria per anni e anni, in continuazione, vuol dire aspirare polvere e polvere, anche nei posti più puliti. Ecco come si riduce un motore aspirante senza una regolare manutenzione.

AGGIORNAMENTO DEI FIRMWARE

Raramente viene consigliata o effettuata dal tecnico manutentore, ma avere sempre un sistema aggiornato all’ultimo versione di firmware evita molti problemi.

Di solito, gli aggiornamenti correggono:
Piccoli o grandi difetti riscontrati nel tempo
Miglioramento sulla protezione degli Hacker
Ampliamento delle capacità di funzionamento del dispositivo

OPERAZIONI CHE DOVETE RICHIEDERE NELLA VISITA DI MANUTENZIONE
Piccolo elenco delle cose da richiedere durante una visita di manutenzione:
Controllo di tutte le batterie
Controllo del funzionamento di tutti i sensori
Controllo della messa a fuoco delle telecamere, soprattutto nelle immagini notturne
Controllo della trasmissione degli allarmi
Controllo delle videoregistrazioni
Controllo della taratura delle barriere lineari
Controllo della taratura delle barriere da esterno
Verifica di infiltrazioni d’acqua
Taratura flusso ASD
Pulizia tubazioni deli ASD
Controllo backup dei programmi installati sopra ai sistemi
Controllo della documentazione a corredo impianto
Aggiornamento firmware centrali (soprattutto se toglie i bug rilevati)
Per gli apparati in rete, controllo dei firewall per evitare attacchi dall’esterno

Fra l’altro molte di queste cose sono anche citate dagli Allegati A e B:
Questi allegati alle norma UNI11224 sono il resoconto dei test obbligatori da eseguire per effettuare una visita di manutenzione corretta secondo le normative.
L’importanza della redazione di questo modulo e la conservazione può essere, purtroppo, molti importanti in caso di incidenti e incendi.
Una delle cose richieste in tribunale è la dimostrazione

Kit antintrusione fai da te: vale la pena??

Kit antintrusione fai da te: vale la pena??

Dilagano sempre di più le occasioni fantastiche per i kit antintrusione a costi bassissimi, rispetto ai preventivi fatti dalle ditte installatrici.
La tentazione viene a tutti, ma vediamo cosa devi essere in grado di affrontare.

1) Avere un minimo di conoscenza sull’antintrusione

Un kit è formato più o meno del materiale della foto sopra. Anche se le istruzioni sono ben fatte, devi essere in grado di decidere e valutare dove i singoli sensori vanno montati. Dove conviene mettere un sensore filare e uno wireless

2) Avere un minimo di conoscenza sul bricolage

I vari componenti vanno installati. Fissare la centrale al muro. Fissare i contatti magnetici alle finestre. Come te la cavi con trapano, viti e bulloni?

3) Avere un minimo di conoscenza sull’elettricità

La centrale va alimentata a 220v. Sei in grado di lavorare sugli impianti elettrici?(tralasciando i problemi del rilascio delle certificazioni obbligatorie). Se c’è da “tirare” qualche cavo, sei capace di farlo?
Devi collegare dei fili. Se ti si presenta uno schema di questo genere, riesci a capirci qualcosa? Riesci tu ad effettuare i collegamenti?

4) Avere un minimo di conoscenza sulla programmazione

Anche se un minimo perchè questi dispositivi escono già programmati o con il minimo da fare per metterli in funzione, devi avere un po’ di praticità di programmazione. Avere la pazienza di interpretare il manuale di programmazione (sperando che sia semplice e in italiano ben tradotto), di provare i vari passi di programmazione e verificare se funzionano secondo le tue aspettative, Sei in grado di farlo?

5)Avere un minimo di conoscenza di informatica.

I moderni sistemi antintrusione offrono enormi possibilità (ricezione allarmi da smartphone, inserimento e controllo via web, ecc), ma necessità collegarli in rete e talvolta ad un cloud. Ne sei in grado?

6)Avere un minimo di pazienza

Ci si augura che l’impianto possa subito funzionare bene, ma talvolta subentrono dei problemi. Hai la pazienza di cercare il difetto, di provare varie soluzioni con lo scopo di evitare falsi allarmi ingiustificati?

Se hai risposto si a tutte queste domande, puoi tentare questa avventura che sicuramente ti farà risparmiare soldi e di impegnerà parecchie ore di lavoro. Se, invece, pensi di non essere in grado e di affidare il compito ad altri, controlla se anche loro rispondono di si a queste domande, chiediti se sono sempre reperibili quando l’impianto potrà avere dei problemi, altrimenti rivolgiti a ditte serie che fanno questo lavoro con alta professionalità.

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