Libera informazione sui sistemi di sicurezza

Categoria: Tutorial (Pagina 2 di 2)

Tecnologie sulle rivelazione del movimento umano

Rilevare il movimento umano è parte importante dei sistemi antintrusione. Vengono utilizzate varie tecnologie, basate su basi fisiche, per identificare se un oggetto è in movimento, discriminando i falsi allarmi.

Ora proverò a spiegare le varie tecnologie

Tecnologia infrarosso

E’ possibile tramite un sensore PIR (Passive Infrared) riconoscere e rilevare la frequenza elettromagnetica che va dai 300 Ghz ai 420 Thz, chiamata infrarosso ed emessa da tutti i corpi caldi e perciò dagli umani.

Sorvegliando l’emissione di una determinata zona, si può rilevare la presenza di corpi caldi, rispetto la temperatura ambiente. Per migliorare la sorveglianza, tramite inizialmente specchi convergenti e successivamente lenti Fresnel, l’area viene divisa in vari spicchi, aumentandone anche il campo di rivelazione

Tecnologia Micronda o Ultrasuono

Anche se utilizzano frequenze diverse (ultrasuoni da 40 KHz a 2MHz e micronde da 10 Mz a 2,4 Ghz), il principio base è l’effetto doppler che si basa sulla variazione delle frequenze di ritorno se la zona sorvegliata è oltrepassata da oggetti in movimento.
Per le micronde si nota anche una differenza di consumo elettrico del componente che crea le radiazioni, ed anche questo viene utilizzato per la rivelazione

Tecnologia laser

Tramite una scanner al laser viene “misurata” la distanza degli oggetti dal rivelatore. Identificando vari punti fissi e monitorando il cambio di distanza si identifica la comparsa di oggetti in movimento.

Motion Detector

Si basa sulla elaborazione delle immagini video delle telecamere. L’esame punto per punto di un determinato riquadro dell’immagine permette di elaborare ed identificare movimenti in determinate zone. Software sempre più evoluti, riesco ad identificare il senso del movimento e se tale senso va a coprire zone interessate. L’utilizzo di telecamera con illuminatori ad infrarosso, oppure termocamere, posso identificare intrusioni anche in zone completamente al buio. Con la nascita delle telecamere IP, questi software possono essere installati e programmati all’interno delle telecamere, fornendo allarmi e registrazioni senza l’utilizzo di server o computer.

Perché serve fare manutenzione agli impianti di sicurezza

Serve fare manutenzione agli impianti di sicurezza?
E’ una domanda che si pongono in molti, soprattutto in un mondo dove si cerca sempre di risparmiare per far rientrare i conti finanziari della ditta o della famiglia.
Perché semestralmente devo far controllare gli impianti che stanno funzionando perfettamente, senza anomalie?
Per gli impianti rivelazione incendi è diventata obbligatoria secondo le norme UNI11224, come controllo e mantenimento di un sistema che garantisce sicurezza per l’uomo.
Per gli impianti antintrusione è consigliato.
I motivi sono molti ma si possono riassumere con il lento leggero inevitabile invecchiamento delle cose.
Purtroppo molti componenti sono soggetti a una lenta usura che finisce in un malfunzionamento, quanto meno te lo aspetti.
Non tutti i dispositivi hanno un test all’interno che garantisce il giusto funzionamento o lo stato di avaria. Per questo va eseguito un completo test di funzionamento

BATTERIE

Gli impianti di sicurezza hanno molte batterie, soprattutto quelli wireless.
Col tempo le batterie si degradano, posso perdere acido molto corrosivo e, anche se raramente; surriscaldarsi e prendere fuoco.
Per essere sicuri e non aver problemi, un controllo semestrale di efficienza non sarebbe male come il fatto che bisognerebbe cambiarle al massimo ogni 4 anni.
Esistono degli strumenti di controllo delle batterie che misurano la caduta di tensione alla richiesta di un carico di corrente: certe centrali avanzate lo posseggono già all’interno:

SENSORI

I sensori possono diminuire o aumentare di sensibilità. O variare la copertura di protezione. Più soggetti a queste alterazioni sono i sensori posizionati all’esterno, soggetti alle perturbazioni esterne, al forte soleggiamento e alle insidie degli insetti
Nei volumetrici, le lenti fresnel temono la lunga esposizione al sole.
La lente cristallizza fino a crepare o, ancora peggio, si opacizza fino a diventare un ostacolo al passaggio dell’infrarosso.
Le lenti vanno controllate e sostituite.
Anche la pioggia battente può provocare danni, per poi non citare la grandine.

PARTI SOGGETTE AD USURA


Oltre alle batterie, esistono altri componenti soggetti ad usura. Nei sistemi a campionamento aria (ASD), i filtri vanno regolarmente sostituiti e i tubi regolarmente puliti.
Aspirare aria per anni e anni, in continuazione, vuol dire aspirare polvere e polvere, anche nei posti più puliti. Ecco come si riduce un motore aspirante senza una regolare manutenzione.

AGGIORNAMENTO DEI FIRMWARE

Raramente viene consigliata o effettuata dal tecnico manutentore, ma avere sempre un sistema aggiornato all’ultimo versione di firmware evita molti problemi.

Di solito, gli aggiornamenti correggono:
Piccoli o grandi difetti riscontrati nel tempo
Miglioramento sulla protezione degli Hacker
Ampliamento delle capacità di funzionamento del dispositivo

OPERAZIONI CHE DOVETE RICHIEDERE NELLA VISITA DI MANUTENZIONE
Piccolo elenco delle cose da richiedere durante una visita di manutenzione:
Controllo di tutte le batterie
Controllo del funzionamento di tutti i sensori
Controllo della messa a fuoco delle telecamere, soprattutto nelle immagini notturne
Controllo della trasmissione degli allarmi
Controllo delle videoregistrazioni
Controllo della taratura delle barriere lineari
Controllo della taratura delle barriere da esterno
Verifica di infiltrazioni d’acqua
Taratura flusso ASD
Pulizia tubazioni deli ASD
Controllo backup dei programmi installati sopra ai sistemi
Controllo della documentazione a corredo impianto
Aggiornamento firmware centrali (soprattutto se toglie i bug rilevati)
Per gli apparati in rete, controllo dei firewall per evitare attacchi dall’esterno

Fra l’altro molte di queste cose sono anche citate dagli Allegati A e B:
Questi allegati alle norma UNI11224 sono il resoconto dei test obbligatori da eseguire per effettuare una visita di manutenzione corretta secondo le normative.
L’importanza della redazione di questo modulo e la conservazione può essere, purtroppo, molti importanti in caso di incidenti e incendi.
Una delle cose richieste in tribunale è la dimostrazione

Antintrusione: attenti ai codici di accesso

In questo articolo, vorrei fare alcune riflessione sui codici di accesso alle centrali antifurto.
Per chi è del mestiere, possono risultare ovvie ma, ancora oggi, capitano.
I codici di accesso sono dei punti vitali del tuo sistema di allarme, soprattutto se la tastiera di comando è in bella vista e se viene utilizzata come unico modo per inserire e disinserire il sistema. Perciò consiglio di utilizzare questi accorgimenti:

1) Non segnare il codice di allarme sulla tastiera

, anche se nascosto da sportellini. E neppure sotto la tastiera. I ladri non sono degli stupidi

2) Non utilizzate codici facili.

1234 oppure 111111, sono i codici spesso utilizzati perchè facilmente memorizzabili ma anche facilmente intuibili. Consiglio date di nascita di parenti, importanti anniversari (un buon metodo per i mariti per ricordarsi l’anniversario di matrimonio)

3) Cambiate i codici frequentemente e utilizzate codici diversi

. Purtroppo usando sempre lo stesso codice, i tasti della tastiera si consumano di più rispetto agli altri. Un cambio ogni sei mesi, un anno (o durante il controllo di manutenzione del tecnico, così se si ha paura di commettere degli errori), non sarebbe sbagliato. Ho visto tastiere con solo 2 numeri consumati…… molto facile il codice da indovinare

4) Verificate che sia stati cambiati i codici di default.

Tutte le centrali escono con dei codici di fabbrica. Questi sono comuni a tutti, scritti nei manuali tecnici e, soprattutto, rintracciabili in rete. Solo guardando internet, guardate cosa ho rintracciato. Perciò verificate se i vostri codici non siano uguali a quelli di default. Verificate che l’installatore abbia modificato il codice di programmazione (quello che ti permette di programmare la centrale), fatevelo dare e verificate anche quello

5) Non fatelo conoscere a nessuno,

neanche all’installatore dell’impianto o chi ne fa la manutenzione. Un installatore serio vi aiuta a cambiarlo da tastiera ma, nell’attimo della digitazione, si volta dall’altra parte. Non essere a conoscenza del codice utente, tutela anche l’installatore. Alcune centrali non accettano il codice di programmazione (o tecnico) senza aver prima digitato il codice utente o fatto abilitare dal cliente

Articoli più recenti »