Ecco tutta la terminologia adottata nel mondo dell’antintrusione:
Se non trovate il termine che cercate, ditecelo nei commenti: sarà nostra cura informarci, dirvelo e aggiungerlo nell’articolo
Si ringrazia per l’aiuto:
Gabriele Marchesi
INERZIALE o SISMICI: sensore che rileva vibrazioni dovuto a colpi, perforazioni, danneggiamenti di un particolare oggetto (infissi, finestre, ecc)
CONTATTO MAGNETICO: rivelatore che rileva l’apertura di una finestra o porta. Il più delle volte, essendo costituito da un magnete e da un contatto reed, viene anche detto contatto magnetico
VOLUMETRICO: sensore che rileva un movimento all’interno di una area definita
INFRAROSSO, MICRONDA, ULTRASUONO, DOPPIA TECNOLOGIA: sono tutti sinonimi di volumetrici diversificati dalla tecnologia di utilizzo. Il doppia tecnologia usa due diverse tecnologie associate per evitare falsi allarmi
EFFETTO DOPPLER: fenomeno per il quale un oggetto in movimento irradiato da un’onda elettromagnetica fa tornare indietro la stessa onda dall’emittente ma con una frequenza diversa, percepita dai rilevatori di movimento a microonde, i quali generano allarme.
TENDA: volumetrico il cui raggio viene ristretto e allungato fino a formare una specie di tenda. Utilizzato per proteggere perimetri
ANTI-PET: impostazione di un filtro nei volumetrici che evita falsi allarmi per i piccoli animali domestici
ANTIMASK o ANTIMASCHERAMENTO: funzione del sensore di autoproteggersi dai tentativi di oscuramento del sensore, volontario o involontario. Di solito è una protezione cablata in modo da funzionare 24h su 24h
TAMPER: il contatto che rileva l’apertura dei vari dispositivi di allarme. Funzionante 24h, permette di non sabotare pezzi dell’impianto di sicurezza
LINEA 24h linea protetta e costantemente attiva nell’arco delle 24 ore. In genere, fanno parte delle linee 24H i circuiti delle manomissioni e degli accecamenti e certe zone che necessitano di protezione continua.
BARRIERA LINEARE: Coppia di sensori (trasmettitore e ricevitore) posti a distanza fra loro che creano una barriera fra i due invalicabile. Coprono da pochi metri fino a 150 – 200 metri. Anche in questo caso, a secondo della tecnologia di funzionamento utilizzata si parla di infrarosso, micronda, doppia tecnologia e tripla tecnologia (infrarosso, micronda e ultrasuono per le zone d’ombra)
DISQUALIFICA: tipico della barriera ad infrarosso. Nelle zone nebbiose, la barriera ad infrarossi non riesce a lavorare. Il sensore riesce a riconoscere il lento calo del segnale dovuto alla nebbia e descrimina l’allarme indicandolo come disqualifica. Le barriere a doppia tecnologia segnalano la disqualifica ma mantengono la protezione utilizzando ll rivelazione a micronde
PERIMETRALE: Si intende la protezione del perimetro dell’area che si vuol proteggere. Può essere interne (tenda, contatti, piccole barriere) e esterna (barriere lineari o sistemi di rivelazione camminamento posto sottoterra)
PERIMETRALE INTERRATO: è un perimetrale che vieme installato sottoterra. Tipicamente basato su due tecnologie (a differenza di pressione che sente il calpestio o a radiofrequenza che sente la massa). Ha il vantaggio che è invisibile nei giardini ma impone lavori di scavatura durante l’installazione e, ahime, la riparazione guasti. Poco sensibile alle intemperie e nebbia, teme molto la presenza di talpe
PERIMETRALE SULLE RECINZIONI: collocato sulle recinzione metalliche, ne rileva la rottura o scavalcamento. Tipicamente basato su inerziali opppure su fibra ottiche.
CENTRALE o CENTRALINA: è il cuore o il cervello di tutto l’impianto. Da qui viene gestito l’intero impianto e tutte le sue attuazioni
ZONA: si intende l’ingresso (nelle centraline sono riconoscibili dalla scritta esempio Z1-C, Z2-C, Z3-C, ecc) nella quale si possono collegare vari dispositivi come contatti magnetici, volumetrici, sismici, manomissioni, sensori fumo/gas/termici, chiavi d’accesso, ecc.
Queste zone sono configurabili a piacimento : no, nc, singolo, doppio, triplo, 24h, panico, rapina, incendio, chiave, ecc in base alle esigenze.
INSERITORE o LETTORE PROXY: è un lettore di chiavi ( come dei badje) e servono all’inserimento totale, parziale dell’allarme o all’apertura di porte,ecc
Posto di solito all’esterno dell’abitazione.
TASTIERA: il pannello di controllo dove poter configurare l’impianto e successivamente effettuare inserimenti, disinserimenti, esclusioni, ecc.
ALIMENTATORE SUPPLEMENTARE: a meno che si tratti di un piccolo impianto, occorrono sempre 1 o più alimentatori supplementari. I sensori sono alimentati a 12 V e la lunghezza dei cavi influisce notevolmente. Un buon impianto deve essere calcolato anche come alimentazione e cadute di tensione. Questi devono essere tamperizzati, con batterie e segnalazioni di guasto e mancanza rete.
BATTERIA: garantisce la fornitura dell’alimentazione dell’impianto anche in mancanza della alimentazione primaria (corrente 220 Volt).
Sono essenziali e vanno sostituite minimo ogni 4 anni:
Tipicamente per gli impianti sono
12v 2ah per sirene esterne
12v7ah per centraline
12v12ah o 17ah per alimentatori supplementari
9v per alcuni contatti radio
Cr123a oppure cr2 per contatti e volumetrici radio
Ls14250 sempre per alcuni contatti radio
Mn21 usate di solito in alcuni telecomandi
Stilo per alcuni volumetrici
Pacchi batterie da9,6v o 7,6v litio per sirene radio o sirene da interno autoalimentate.
SIRENA: Primo segnalatore di avvenuto tentativo di intrusione. Può essere da interno e da esterno. La sirena interna deve essere tamperizzata, NON vicina a centrale di allarme. Quella da esterno deve essere tamperizzata, con protezione antischiuma, con batteria interna, com lampeggiatore per facilitare la localizzazione.
-antischiuma: proprietà attribuita alle sirene per esterni dotate di sistemi di rilevazione, fisici od elettronici, atti a segnalare l’introduzione di agenti schiumogeni nel coperchio della sirena stessa o della griglia per l’emissione sonora, finalizzati ad attenuarne il suono
-antifiamma: sirena con sensore termico in grado di riconoscere e generare allarme sabotaggio in caso di attacco con fiamma
–antistrappo:, se divelte dal muro segnalano la manomissione. così come molti sensori volumetrici e contatti magnetici:
–autoalimentate: con batterie interne in modo che possono funzionare anche in caso di taglio cavi, manomissione, strappo dal muro.
INTERFACCIE, SERIAL BUS, CONCENTRATORI, ESPANSIONI, GATEWAY: per gli impianti grandi la centrale non dispone di tutti gli ingressi per i sensori. Tramite fili di collegamento vengono montate delle piccole schede che permettono il collegamento di altri sensori, riducendo i numero di cavi da sensore a centrale. Devono essere tamperizzati.
MANOMISSIONE o SABOTAGGIO: segnalazione della centrale che c’è stato un tentativo di manomissione dei dispositivi. E’ una protezione in funzione 24H anche se l’impianto è disinserito.
COMBINATORE TELEFONICO: in caso di allarme trasmette richiesta di soccorso. Può essere filare oppure GSM. Quest’ultimo, con l’invenzione degli smartphone, è sempre più integrato con la cantrale permettendo di controllare inserimenti, vedere telecamere disposte all’interno, fare un po di domotica come accensione riscaldamento e controllo stato abitazione.
LINEA o INGRESSO BILANCIATO collegamento elettrico mediante l’uso di resistenze, poste in parallelo od in serie, finalizzato alla segnalazione in centrale di più informazioni a seconda dell’intensità elettrica transitante sui due conduttori di collegamento con il sensore. Esso può essere singolo, doppio o triplo, a seconda delle necessità. Tipica per i collegamento di rivelatori antintrusione.
NORMALMENTE CHIUSO: tipologia di contatto (chiuso) largamente utilizzato negli impianti di sicurezza e corrispondente in genere ad una situazione di riposo.
RIVELATORE ACUSTICO DI ROTTURA VETRI: rilevatore dotato di sensore in grado di riconoscere la frequenza dell’onda acustica provocata durante la frantumazione di una vetrata e di segnalarla tempestivamente. E’ spesso abbinato a sensori piezometrici per la rilevazione della variazione di pressione aerea.
AUTONOMIA DELL’IMPIANTO esprime in minuti la durata di funzionamento di una apparecchiatura alimentata da batterie o non da rete elettrica tradizionale
AUTOALIMENTATO dispositivo in grado di funzionare anche privo dell’alimentazione principale da centrale, in quanto dotato di batteria all’interno del proprio contenitore (generalmente detta batteria tampone)
PONTICELLO collegamento elettrico di due elementi in una morsettiera o due punti in generale
CODICI
-utente: codice utilizzato unicamente per l’inserimento o il disinserimento (con parzializzazione o meno)
-utente avanzato (o master): codice che assolve le stesse funzioni del codice utente, ma con possibilità di modifica dei codici utente, tempi di ingresso ed uscita, orologio ed altre funzioni avanzate)
-tecnico/installatore: codice per accedere alla programmazione avanzata dell’impianto e modificabile solo dall’installatore
– di fabbrica: codice proprio della casa madre produttrice dell’impianto ed utilizzabile per un eventuale reset a seguito di problemi o anomalie. Non tutte le centrali lo posseggono: altre volte si ottiene premendo una sequenza di tasti insieme e con l’inserimento di ponticelli sulla scheda madre
WIRELESS: i intende tutti i dispositivi che non hanno bisogno del cavo di collegamento per comunicare con gli altri. Utilizzano vari tipi di frequenze e spesso sono autoalimentati da batterie interne sostituibili.
FILARE: tutti i componenti dell’impianto antintrusione usa un cavo per collegarsi con la centrale.
IBRIDA: centrale predisposta per usare dispositivi filari e via radio.
RICEVITORE RADIO: apparecchio per interfacciare la centrale alle zone radio ( sirene, cm, vol, telecomandi, ecc)
JAMMER : è un sofisticato apparecchio elettronico disturbatore di frequenze in grado di produrre e trasmettere segnali ad alta frequenza: questi segnali sono impostati proprio nelle frequenze utilizzate da un’ampia serie di apparecchiature, fra le quali i dispositivi wireless di antintrusione.
RONDA: funzione utilizzata per ritardare o escludere in un tempo limitato ed in seguito riattivare (automaticamente o meno) alcuni sensori o aree dell’impianto, utile per il disinserimento a due passaggi.
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