Sicuro che il tuo antifurto non abbia bisogno di uno psicologo? Ultimamente la sirena inizia a suonare senza motivo? La tua tastiera di inserimento non è un po’ triste, come se fosse spenta? Forse è il momento di farla controllare da uno che se intende.
Mi presento: sono Anacleto Pistolazzi, psicologo di sistemi antifurto e affini. Da più di trenta anni, mi interesso della psicologia dei sistemi e ricevo nel mio studio, casi disperati e centrali di sicurezza (antifurto, in maggior parte) sull’orlo del suicidio.
Antifurti lasciati soli, mai controllati e coccolati e poi, d’improvviso, i suoi padroni si arrabbiano se smettono di funzionare bene.

Un caso tipico

Tempo fa, sono stato chiamato a visitare un sistema antifurto che tutte le volte che veniva inserito, si azionava senza apparente motivo. Appena ho aperto la centrale, subito questa mi ha ringraziato, perchè era la prima volta dopo 8 anni che qualcuno si degnava di ascoltarla. Non ce la faceva più a sostenere una vecchia batteria tampone che chiedeva sempre di più e gli prosciugava tutte le energie del suo alimentatore e scaldava sempre più l’ambiente.

Agitazione frequente

Un altra mia cliente mi ha rivelato che il suo padrone non la utilizzava più perché secondo lui avevo paura dei temporali e suonavo sempre. Per forza, avevo i sensori inerziali che dopo 5 anni, mai regolati e controllati, avevano perso la soglia di riferimento e si agitavano al minimo rumore. Poi, uno di questi, era stato installato male: si era infiltrata dell’acqua all’interno, e continuava a fare il suo lavoro tutto raffreddato ed ossidato; per forza non era affidabile.
“Non importa essere di una nobile marca” diceva un’altra mia paziente, “se vieni installata male, la tua qualità non basta a far andare bene le cose. Non puoi osare come le aquile, se chi lavora con te sono dei tacchini!!!”

Un lavoro difficile

A tutti voi che volete intraprendere questo lavoro di psicologo, sappiate che non è cosa facile. Professionalità ed esperienza, soprattutto.
Poi bisogna essere multilingue ed oggi soprattutto un conoscitore di tutti i dialetti orientali. Sempre più casi si presentano con linguaggi cinesi-coreani, di dubbia provenienza, esili, magri e malfunzionanti. Come fai a guarirli se non si riescono a capire, se non trovi nessuno capace di aiutarti nel capirli?
Certi casi sono proprio irrecuperabili. Meglio una degna sepoltura e il passaggio a qualche cosa di più comprensibile