Progettare, installare e fare manutenzione agli impianti di rivelazione fumi non è semplice, anzi bisogna essere dei professionisti!
A rendere la “vita difficile”, ma non impossibile, sono queste due norme che gestiscono questo campo.
Ogni impianto deve essere progettata secondo le norme UNI9795 e collaudato e mantenuto secondo le UNI11224.
Sono norme in vigore da quasi 20 anni, ma alcuni ancora le ignorano.
Avere un impianto che risponde alle norme (e credetemi sono tante) vuole dire dire sicurezza.
Spesso si ignora che in casi gravi di incendio, le forze dell’ordine e le assicurazione vanno a controllare se i dispositivi di sicurezza erano a norme e mantenuti bene e si rifanno alle normative presenti.
Questi impianti non possono essere fatti e mantenuti da chiunque!!

Gli installatori

Innanzitutto per installare gli impianti antincendio bisogna essere inscritti alla camera di commercio e possedere la lettera G, qualifica propria degli impianti antincendio.
Poi ogni impianto deve essere fatto seguendo un progetto redatto da un progettista qualificato, che verifica la copertura dei sensori e il posizionamento secondo le UNI9795 vigenti e che le richieste del cliente possano concordare con l’obbligarietà delle normative presenti
Questo progetto deve contenere la planimetria dell’edificio, la descrizione dell’impianto e dei materiali utilizzati e le logiche di funzionamento delle varie attuazioni. E se vengono utilizzati degli ASD, deve essere presente anche il progetto sul calcolo dei tubi aspiranti
Progetto indispensabile da associare alla dichiarazione di conformità dell’impianto

A cosa serve il progetto??

La UNI11224 pone come cosa indispensabile la presenza del progetto. Ne richiede il controllo ad ogni visita di manutenzione della rispondenza con lo stato attuale e ne richiede l’adattamento se viene riscontrata una modifica strutturale dell’edificio o anche un cambio dello stato d’uso dei locali (es: al posto del bagno viene fatto un ripostiglio).
Su questo e sulla data del collaudo dell’impianto pone la basi tutte le tempistiche di manutenzione e revisione dell’impianto, cambiando la quantità di rivelatori da testare e imponendo una revisione ogni 12 anni

Professionalità anche del tecnico manutentore

Anche chi fa manutenzione deve essere preparato. Sapere  le norme ti guida nella compilazione dei moduli previsti della UNI11224 (allegato A e B), comprendenti le prove minime e tassative da eseguire per ogni visita.
Deve conoscere i dispositivi su cui operare avendo seguito corsi adeguati.
Obbligatorio essere provvisto degli strumenti adeguati e consigliati da casa costruttrice per provare i vari dispositivi