In questo articolo, vorrei fare alcune riflessione sui codici di accesso alle centrali antifurto.
Per chi è del mestiere, possono risultare ovvie ma, ancora oggi, capitano.
I codici di accesso sono dei punti vitali del tuo sistema di allarme, soprattutto se la tastiera di comando è in bella vista e se viene utilizzata come unico modo per inserire e disinserire il sistema. Perciò consiglio di utilizzare questi accorgimenti:

1) Non segnare il codice di allarme sulla tastiera

, anche se nascosto da sportellini. E neppure sotto la tastiera. I ladri non sono degli stupidi

2) Non utilizzate codici facili.

1234 oppure 111111, sono i codici spesso utilizzati perchè facilmente memorizzabili ma anche facilmente intuibili. Consiglio date di nascita di parenti, importanti anniversari (un buon metodo per i mariti per ricordarsi l’anniversario di matrimonio)

3) Cambiate i codici frequentemente e utilizzate codici diversi

. Purtroppo usando sempre lo stesso codice, i tasti della tastiera si consumano di più rispetto agli altri. Un cambio ogni sei mesi, un anno (o durante il controllo di manutenzione del tecnico, così se si ha paura di commettere degli errori), non sarebbe sbagliato. Ho visto tastiere con solo 2 numeri consumati…… molto facile il codice da indovinare

4) Verificate che sia stati cambiati i codici di default.

Tutte le centrali escono con dei codici di fabbrica. Questi sono comuni a tutti, scritti nei manuali tecnici e, soprattutto, rintracciabili in rete. Solo guardando internet, guardate cosa ho rintracciato. Perciò verificate se i vostri codici non siano uguali a quelli di default. Verificate che l’installatore abbia modificato il codice di programmazione (quello che ti permette di programmare la centrale), fatevelo dare e verificate anche quello

5) Non fatelo conoscere a nessuno,

neanche all’installatore dell’impianto o chi ne fa la manutenzione. Un installatore serio vi aiuta a cambiarlo da tastiera ma, nell’attimo della digitazione, si volta dall’altra parte. Non essere a conoscenza del codice utente, tutela anche l’installatore. Alcune centrali non accettano il codice di programmazione (o tecnico) senza aver prima digitato il codice utente o fatto abilitare dal cliente