Se adesso acquisti una centrale antincendio e sei un tipo fortunato ti ritrovi un pezzo di gommapiuma adesiva con due o tre fusibili. E’ il kit di materiale di ricambio che puoi contare al massimo. Anni fa non era così, forse anche perché le centrali avevano vari componenti facilmente deteriorabili. Aprendo la vecchia SFB della Cerberus ti trovavi una scatolina verde, con all’interno vari parti di ricambio
Oltre ai classici fusibili di cui avevi una ampia scorta e scelta di valore, avevi la parte dedicata alla lampadine.
I led ancora non c’erano e le lampadine, perennemente accese, facilmente si bruciavano
Notare che le lampadine erano del tipo speciale a doppio filamento, di diversa intensità. C’era quello illuminante, facilmente deteriorabile e quello sovradimensionato che si accendeva appena.
Era una maggiore sicurezza. Visto che l’accensione poteva indicare un guasto o ancor più un incendio, non poteva NON ACCENDERSI.
Se si bruciava il filamento illuminante, si riusciva a vedere lo stesso la segnalazione grazie alla leggera luce come una brace. Era compito del tecnico di manutenzione controllare che tutte le lampadine si accendessero, durante la visita di manutenzione.
Questo serve anche a spiegare la funzione assai insolita che c’è ancor oggi di test lampade. Coi led ormai non capita più che una spia non funzioni ma a quei tempi si.
Successivamente, con le altre centrali KB, create con l’esistenza dei transistor ma non ancora dei LED, sostituirono le lampadine con doppio filamento, assai costose perché particolari, con due lampadine accoppiate. Impossibile che si bruciassero tutte e due.
Tornando alla scatola, completava la fornitura, il cacciavite per fissare i rivelatori perchè non si filassero a causa di urti.